Aggiornamento del 20 ottobre
Negli Stati Uniti, l’attenzione rimane concentrata
sul rischio di chiusura federale (che può costare da uno a due decimi di PIL per ogni settimana di shutdown, sebbene con effetti temporanei) e sul riemergere delle tensioni commerciali con la Cina. L’interruzione della pubblicazione dei dati economici lascia gli investitori senza punti di riferimento, rendendo impossibile valutare l’effettivo impatto sul mercato che, proprio per questo motivo, sembra per ora indifferente.
In Francia, a una settimana dalle dimissioni, il nuovo governo presieduto dal rinominato Primo Ministro Lecornu è riuscito a resistere a due mozioni di sfiducia.
Negli Stati Uniti, i rendimenti sono scesi lungo tutte le scadenze della curva per effetto da una parte, del clima di risk-off innescato nella giornata di giovedì dalle svalutazioni dei crediti di alcune banche regionali (Zions Bancorp e Western Alliance), che hanno alimentato dubbi sulla solidità del mercato del credito, e dall’altra, dalle rinnovate tensioni con la Cina. Le aspettative di tagli dei tassi da parte della Fed e la prospettiva di una fine del quantitative tightening hanno ulteriormente sostenuto i Treasury.
Anche in Europa, i rendimenti sono diminuiti, rompendo il trading range delle settimane precedenti, grazie alla temporanea stabilizzazione politica in Francia, che ha migliorato il sentiment.
Dopo il calo di giovedì, i mercati azionari
hanno chiuso la settimana in recupero, sostenuti dal rimbalzo di venerdì. Negli Stati Uniti, le rassicurazioni di Trump su un possibile allentamento delle tensioni commerciali con la Cina e l’assenza di nuove criticità nelle trimestrali delle principali banche, che hanno riportato ottimi risultati, hanno favorito il ritorno del rischio e il recupero dei listini (S&P 500 +1,70% nelle ultime cinque sedute).
In Europa, gli indici hanno seguito la ripresa americana,
riducendo sensibilmente le perdite, grazie al miglioramento del clima di fiducia e al parziale rientro delle tensioni sul settore finanziario. L’indice EuroStoxx 50 ha chiuso la settimana con un +1,38%.
I dubbi sul credito in America hanno avuto scarsi effetti sul comparto europeo, che beneficia di solidi fondamentali e una conseguente maggiore fiducia da parte degli investitori.
A cura della Direzione Investimenti di Sella SGR