Aggiornamento del 27 ottobre
Il dato sull’inflazione americana di settembre
è arrivato con giorni di ritardo per via dello shutdown del governo. I numeri comunicati indicano che il CPI (indice dei prezzi al consumo) è salito dello 0,3% su base mensile e del 3,0% su base annua, leggermente sotto le attese rispettivamente di +0,4% e +3,1%. Anche la componente “core”, che esclude energia e alimentari, è aumentata “appena” dello 0,2% nel mese e del 3,0% su base annua, il ritmo più lento degli ultimi tre mesi. Finora i dazi hanno inciso sull’inflazione in modo limitato, con un impatto inferiore alle attese: le imprese hanno assorbito gran parte dei costi, rinviando la traslazione sui prezzi finali. Tuttavia, con l’entrata in vigore completa delle tariffe a partire dal mese di agosto, l’effetto potrebbe gradualmente emergere nei prossimi mesi.
Nel corso del fine settimana Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un accordo commerciale di principio che verrà, auspicabilmente, approvato nell’incontro tra Donald Trump e Xi Jinping previsto per giovedì in Corea del Sud. L’intesa prevede che Washington rinunci ai dazi del 100% su Pechino, mentre la Cina ridurrà le restrizioni sulle esportazioni di terre rare e aumenterà gli acquisti di soia dagli Stati Uniti.
Il mercato obbligazionario ha chiuso la settimana con i tassi in rialzo, nonostante i dati incoraggianti sull’inflazione statunitense. I rendimenti si attestano su: Treasury decennale al 4,03%, BTP e OAT al 3,41%, dopo il taglio dell’outlook francese da parte di Moody’s (passato negativo, ma con rating confermato ad AA3) e Bund tedesco al 2,62%.
I listini azionari hanno chiuso un’altra settimana positiva con i già noti temi a trainare le performance e un quadro geopolitico che sembra andare verso un allentamento delle tensioni delle settimane precedenti.
Quella che si apre è una settimana importante
per i meeting di FED e BCE: l’attenzione degli investitori sarà più che altro concentrata sulle parole di Powell e Lagarde, in quanto le strade sembrano ormai segnate per le decisioni fino a fine anno. Inoltre, sarà una settimana intensa per la pubblicazione dei dati trimestrali: negli USA si attendono il 29 ottobre Meta, Alphabet e Microsoft e Apple e Amazon il 30 ottobre, mentre in Europa sono in agenda i conti di Bnp Paribas e HSBC (28 ottobre), Deutsche Bank e Tenaris (29 ottobre), Italgas, Crédit Agricole, Volkswagen e Lufthansa (30 ottobre), Intesa Sanpaolo (31 ottobre).
A cura della Direzione Investimenti di Sella SGR