Aggiornamento del 3 giugno

 

Mercoledì scorso la Corte del Commercio Internazionale

ha bloccato gran parte dei dazi imposti dall’amministrazione americana con il pretesto dell’emergenza nazionale. La sentenza è stata subito sospesa in appello dopo il ricorso dell’amministrazione, che ha la possibilità di portare la contesa fino alla Corte Suprema. Il risultato è che i dazi restano in piedi, almeno per il momento. Le conseguenze di un eventuale confronto legale prolungato sono ancora difficili da valutare, oltre ad aggiungere un ulteriore elemento di incertezza.

Il PCE americano, dato più attenzionato dalla FED per monitorare le dinamiche inflattive, è stato pubblicato venerdì ed è risultato più basso delle attese (2,1% la componente headline e 2,5% la componente core), segno che la traiettoria verso il target del 2% sembra proseguire nella giusta direzione. 

Settimana positiva per il mercato obbligazionario. Le notizie relative ad una possibile manovra da parte delle autorità di regolamentazione, che permetterebbe alle banche di detenere più Treasuries nei propri bilanci, sostenendo così la domanda, unito ad un miglioramento dei dati macroeconomici (sia “soft” che “hard”), sono stati i fattori principali che hanno permesso al decennale americano di chiudere la settimana in positivo dopo quattro consecutive negative.

Anche in Europa i dati di inflazione dei principali paesi sembrano procedere verso l’obiettivo del 2%; il Bund decennale ha chiuso la settimana al 2,52%, mentre il BTP al 3,49%. Lo spread rimane stabile a 97 punti base, confermandosi sui livelli più bassi degli ultimi tre anni e mezzo.

 

Settimana positiva anche per i principali listini azionari americani,

trainati dal comparto tecnologico che ha tratto linfa dalla buona trimestrale di Nvidia: i vertici del colosso dei microchip hanno comunicato numeri positivi, ma soprattutto hanno fornito indicazioni rassicuranti per il trimestre in corso e per le prospettive future. “L’effetto Nvidia” non si è fatto sentire invece sugli indici europei che hanno chiuso le ultime cinque sedute marginalmente in negativo.

 

A cura della Direzione Investimenti di Sella SGR